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Le lenti progressive, o lenti multifocali, servono principalmente per correggere la presbiopia. Questo tipo di lenti nasce per permettere alla persona presbite di vedere a diverse distanze senza dover cambiare varie paia di occhiali. Ne hai bisogno anche tu? Ecco come scoprirlo.
Prima di analizzare insieme le caratteristiche degli occhiali progressivi e le diverse tipologie di lenti che esistono sul mercato, è necessario chiarire alcuni aspetti importanti direttamente collegati all’utilizzo di una lente progressiva.
La persona presbite è quella che vede in maniera non nitida da vicino per la perdita di funzionalità dei muscoli ciliari. Questi muscoli permettono al cristallino di cambiare la propria forma e “accomodarsi” per vedere gli oggetti posti a distanze ravvicinate. La presbiopia è una condizione fisiologica che ti fa vedere sfuocati gli oggetti vicini e compare con l’avanzare dell’età (solitamente dopo i 40 anni).
Per facilitare la nostra spiegazione suddividiamo le persone presbiti in:
Da ciò si capisce che il presbite conclamato ha un problema in più rispetto al presbite iniziale, cioè necessita di due correzioni diverse per vicino: una correzione per i 40 cm e un’altra per la distanza intermedia (70-80 cm).
A questo punto, se il problema da risolvere è solamente la visione da vicino, è possibile realizzare un occhiale da lettura oppure, nel caso della visione vicino e intermedio, un occhiale office (di cui parleremo presto, in un altro articolo).
Dopo questa doverosa premessa sul difetto da vicino dobbiamo affrontare un’altra questione: spesso le persone presbiti hanno la necessità di guardare anche lontano, senza togliere gli occhiali.
Esempio: Simone lavora in un negozio e passa la maggior parte del tempo parlando con la clientela, guardando la merce da vicino, le etichette, i prezzi e magari facendo anche gli scontrini. Questa persona si ritrova a dover continuamente mettere e togliere gli occhiali: questo perché se alza gli occhi con l’occhiale da vicino calzato vedrà sfuocato. Ancora peggio se dovesse quotidianamente guardare lontano con l’occhiale da vicino rischierebbe un repentino peggioramento della vista.
Come risolvere questa condizione?
Poi te lo spieghiamo.
Torniamo a Simone. Oltre ad essere presbite, egli ha anche un difetto da lontano. Cosa vuol dire? Se è un presbite giovane dovrà correggere i due difetti e avere due paia di occhiali, uno da lontano e uno da vicino (lettura 40 cm). Se è un presbite conclamato avrà bisogno di tre paia di occhiali: uno da lontano, uno da intermedio (computer fisso 70-80 cm) e uno da vicino (lettura 40 cm).
Assolutamente impensabile, dirai tu!
Quindi, che si fa?
Per ovviare all’utilizzo di diverse paia di occhiali e permettere una visione nitida a diverse distanze (lontano-intermedio-vicino) sono nate, oramai più di 50 anni fa, le lenti progressive o multifocali.
Le lenti progressive sono l’unica soluzione oftalmica efficace per vedere a diverse distanze con un unico paio di occhiali.
A chi servono occhiali con lenti progressive?
Chi ha una vita dinamica difficilmente riesce a trovare un compromesso con la necessità di cambiare occhiali ogni volta che cambia la posizione dello sguardo. Così facendo rischia di passare la giornata a mettere e togliere diverse paia di occhiali, con la reale possibilità di perderli o romperli.
Con gli occhiali da vista con lenti progressive tutto questo non succede e la comodità di avere tutto su un unico occhiale è assolutamente impagabile.
Ora mi dirai: ok, però come faccio a scegliere le lenti multifocali migliori? Te lo spiego in questo articolo.
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